GIUSEPPE MARIA CODAZZI La famiglia delle case di Carità

Giuseppe Maria Codazzi (Nismozza, Reggio Emilia, 1952) non insegue, in questi ritratti, le immagini levigate dei fotografi di moda, né coltiva l’illusione, come fece August Sander, di potere cogliere, nei volti, le sembianze associabili all’esercizio di una professione. Nel corso di trentacinque anni, Codazzi è sempre stato, quasi magneticamente, attratto dal volto di una persona, la “summa”, la parte più alta di un corpo, come luogo di verità altrimenti inaccessibili, anche se spesso il mistero dell’identità e dei sentimenti che il viso racchiude non si svelano compiutamente, restando avvolti nel mistero – quasi vent’anni fa, una memorabile mostra di dipinti, “L’anima e il volto”, aveva indagato l’ambiguo rapporto tra sembianze e vissuto interiore