Pino Ninfa
Sud-Sguardi senza tempo - Conduce Loredana De Pace
Questo libro è un viaggio all’insegna di sguardi antichi e gesta senza tempo, dove immagini e parole sono le protagoniste di una corsa lungo i binari della vita.
Come un cantastorie di altri tempi che usava la musica così Pino costruisce percorsi narrativi visuali per incontrare il mondo negli aspetti più intimi, tra ricordi giovanili e nuovi cammini da affrontare. SUD è un viaggio d’amore, inteso in molte delle antiche accezioni che questa parola offre:
Il rispetto per lo straniero, e quindi l’ospitalità sacra, uno dei concetti più antichi della storia dell’uomo. Non è propriamente amore nel senso affettivo, ma riflette l’empatia e il dovere morale verso l’altro e quindi in generale la propria razza.
Solo con un’etica morale ben sviluppata si può provare affetto profondo per gli amici, i familiari e i propri concittadini. Si fonda su stima reciproca, lealtà e condivisione.
E’ Amore quindi anche una visione altruistica, compassionevole e disinteressata dei luoghi e delle attività dei loro popoli, soprattutto dei riti che a sud nella tradizione cristiana diventano parte della socialità e delle tradizioni fondendosi indissolubilmente con la vita quotidiana in gesti simbolici di grande afflato.
Lo sguardo del fotografo va però anche oltre, spinto dal desiderio irrefrenabile di vivere e dalla nostalgia di qualcosa che pare lontano o perduto, ma con la speranza che non sia perduto per sempre, e che la spinta interiore che lo porta a visualizzare tutto ciò e che caratterizza ogni forma d’amore diventi piacere anche per gli altri e non solo un appagamento d’autore.
Biografia: Pino Ninfa, sviluppa progetti sul territorio nazionale e estero legati al reportage e allo spettacolo. L’interesse per la musica e per il sociale ha fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico.
In ambito musicale oltre ai progetti con Heineken e in particolare nel mondo del jazz, da anni ha intrapreso una ricerca rivolta a considerare come elementi importanti e significativi i luoghi dei concerti e il loro rapporto col pubblico e non solo con i musicisti sul palco.
È stato fotografo ufficiale per i più importanti Festival Jazz Italiani.
L’attenzione e lo studio rivolti alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo e al suo recupero, con numerose missioni nelle foreste africane e in Amazzonia per testimoniare progetti di salvaguardia e di sviluppo delle popolazioni locali, sono parte integrante del suo lavoro.
Segue anche, in diverse parti del mondo, progetti per migliorare le condizioni di vita delle persone in difficoltà, con particolare attenzione per l’universo femminile molto spesso vittima di abusi e soprusi a ogni latitudine e in ogni condizione sociale.
In molti paesi, dal Sudafrica al Brasile, dal Congo all’Uruguay, sviluppa progetti di coinvolgimento e formazione giovanile attraverso la fotografia, dotando i giovani partecipanti del materiale fotografico, allo scopo di restituire una speranza e magari un sorriso e a chi vive in condizioni di estremo disagio. Molte sono infatti le ONG con cui ha condiviso i suoi progetti, fra cui Emergengy, Amani, Cbm, Cesvi e Prosolidar. È docente all’Accademia della Scala di Milano. Da anni sviluppa performance con i musicisti con temi che vanno dalla Spiritualità alla Musica, passando per l’Archeologia per arrivare al Mediterraneo. Ha esposto in diversi musei in Italia e all’estero.
Le sue ultime pubblicazioni: “Breve sogno eritreo di Tekle Mandar” MFD Edizioni 2020. “Entrada Proibida” - Cronache Amazzoniche” Pablo Edizioni 2023. Havana Noir- 89 Books Edizioni 2024