Monica Pittalunga
Miei Cari - conduce Loredana De Pace

Storie parallele
Miei Cari di Monica Pittalunga è il primo titolo della nuova collana editoriale Naked. Fotografia messa a nudo, pubblciata da Ventura Edizioni, sotto la direzione artistica di Loredana De Pace.
In questa collana saranno pubblicati i lavori di autrici e autori che affrontano una serie di tematiche collegate da un fine comune: andare in profondità del tema affrontato con coraggio, senza timore di esprimersi, con fermezza, gentilezza, intimamente ma anche con ironia, pazienza e capacità di osservazione per esprimere concetti e situazioni dal loro lato più profondo e spesso sconosciuto.
Miei Cari, il primo libro nato Naked, parla di vita. E lo fa raccontando l’ultimo tratto di questa, quando ci si avvicina alla morte. Il tabù, tutto occidentale, che investe storicamente questa parola – morte – nelle immagini di Monica Pittaluga viene finalmente abbattuto. Anche perché, abbiamo detto, il libro si sofferma sulla vita, nonostante quell’altra, la morte, si avvicini villanamente ai pazienti dell’hospice in cui le immagini sono state scattate.
L’autrice, medico palliativista, ha vissuto con loro dal punto di vista umano, professionale e fotografico quel passaggio delicatissimo, accompagnando i “suoi cari” a viverlo serenamente e dignitosamente. Queste fotografie insegnano quanta dignità e persino quanta gioia di vivere possa persistere in chi sta affrontando una malattia terminale.
Autrice sensibile, oltre che donna e professionista attenta alla cura dell’essere umano, con questo progetto Monica Pittaluga mi ha “educato” a riconoscere la poesia che si incontra nei gesti del corpo debole, nei movimenti fragili, nel restare immobili a volte, ma mai impassibili di fronte al termine della vita che si avvicina. Lavorando all’editing di questo progetto, e poi osservandolo compiuto nel libro, ho scoperto il valore delle scelte – precise, personali, identitarie – compiute da ciascuno degli ospiti fotografati da Monica. Cosa indossare, quali oggetti tenere in bella vista sul comodino, i disegni dei nipoti appesi alle pareti, le fotografie della gioventù, i simboli religiosi, persino spazzole, pettini e parrucche assumono un significato inoppugnabile, quello del coraggio.
Non a caso l’autrice sa riconoscere e fotografare queste scene, dove il dolore è trattato con tenerezza e garbo, e quindi diventa esso stesso di ispirazione. Non sarà semplice sfogliare queste pagine, ma resta indispensabile, a mio avviso, affrontarlo per comprendere quanto sia importante e irripetibile ogni minuto della nostra vita. Della vita dei “Miei cari”, direbbe l’autrice.
Le storie di questo libro in verità sono parallele. Infatti, il lungo lavoro fotografico di Pittaluga corre su un binario in cui, nello stesso momento, l’autrice racconta ciò di cui si prende cura per lavoro, ma la narrazione entra anche, in modo collaterale e sussurrato, in “qualcosa di personale” e irrisolto che ha sempre conservato nel cuore. Un altro “cenno” sferzante alla sua famiglia di origine è disposto nella parte centrale del libro, dove campeggia una panoramica rivelatrice di una storia: questa scorre da sinistra verso destra in una sorta di ultima cena laica nella quale, invece del pane, ci sono due sposi – la mamma e il papà dell’autrice – e i discepoli si trasformano in “parentame” le cui espressioni si muovono dentro l’immagine e creano una vera pièce teatrale. Questi rapporti, che nella vita dell’autrice sono rimasti insoluti, fanno eco agli affetti solidi, costruiti con i cari infermi che invece Pittaluga ha conosciuto, vissuto, accudito e da cui ha ricevuto ciò che ci si aspetterebbe dai propri: accoglienza familiare.
Con lirismo e tatto quindi, “Miei cari” racconta in sottotraccia di relazioni imperfette, dolore e grande forza di chi lo ha vissuto. Racconta anche di interruzione, sospensione, incompiutezza dell’amore familiare. Questo libro è un punto alla fine di una frase non detta, che l’autrice ha voluto mettere ugualmente per dimostrare lo spessore di certi rapporti e la loro perseveranza nonostante la morte, e di altri che mai si sono veramente concretati.

Monica Pittaluga è fotografa e medico che vive e lavora a Roma, sua città natale. Fotografare per lei rappresenta l’atto conoscitivo principale, il modo di entrare in relazione profonda con le realtà umane che suscitano il suo interesse, sia quelle mutuate dal suo lavoro come medico, come il rapporto con la morte, la malattia e il corpo, sia quelle che nascono da altre passioni, come l’arte. La scelta del reportage come linguaggio fotografico prevalente origina dalla necessità di una prassi che si nutra delle relazioni, nei tempi che sono necessari per svilupparle. L’attenzione ai dettagli, uno sguardo spesso obliquo e mai didascalico sono il fulcro della mia ricerca di una cifra fotografica. È l’autrice del libro Miei Cari della nuova collana editoriale Ventura Edizioni, diretta dalla curatrice Loredana De Pace |Studio CAOS.
Info: monicapittaluga.it

Mostre/Premi
Inside a story, Foiano Fotografia (collective exhibition) – Foiano, Italy, 2019
Out From The Mist, Photographic Representation of Mental Health – Brisbane, Australia, 2019
The Time Left, Solo exhibition - Roma, Italy, 2020
The Time Left - Exhibition - The Festival of Ethical Photography OFF Circuit, Lodi, Italy, 2020
World Report Award, Oct 2020, shortlisted in Single Shot Award
Out From The Mist, Photographic Representation of Mental Health – Brisbane, Australia, 2020
IPIC - Imago Photo International Contest 2020, shortlisted in Shotdown – Storytelling
World Report Award, 2021, shortlisted in Single Shot Award

Pubblicazioni/Gallerie onlne
The Guardian.com – The Festival of Ethical Photography – Single shots entry. 28 July 2020
LFI Magazine 7/2020, 108 Festival
PICKS 2020 PH Museum https://phmuseum.com/mpittaluga/story/the-time-left-abcb704000
LFI Gallery 2020 – Portrait section
Witness Journal #129 July 2022 The Time Left - Witness Journal
Internazionale extra - Parole dell’anno - Inverno 2022, pp 122,123
Discorsi Fotografici April 2023 https://magazine.discorsifotografici.it/il-tempo-che-ci-resta-intervista-a-monica-pittaluga/
Witness Journal #136 May 2023 https://witnessjournal.com/storie/still/
Corriere della Sera.Sette #10 2025 - Cure Palliative-Fino all'ultimo respiro, pp 36-41