BOTTEGA PHOTOGRAPHICA BORETTO Il nostro UMBERTO TIRELLI, mito eterno in un mondo effimero

Il nostro UMBERTO TIRELLI, mito eterno in un mondo effimero.


“Vestire i sogni” è il titolo della biografia scritta da Umberto con Guido Vergani, nella quale il sarto teatrale nostro conterraneo si racconta e dalla quale siamo partiti come fosse un vangelo per il nostro viaggio fotografico, non solo metaforico, che ci ha portato in un indimenticabile giornata nella sua sartoria nel centro di Roma.
Mi piace citarne l’ultimo capoverso, essenza del nostro lavoro, mosso dal tema dell’anno 2019 del dipartimento cultura FIAF guidato dal nostro direttore SILVANO BICOCCHI, dal titolo EFFIMERO ED ETERNO.

“Strano mestiere quello del sarto teatrale, per chi come me ha origini e radici contadine: vestire non gli uomini ma i loro sogni, non il presente ma un passato fatto di crinoline, di inquartate, di guardinfanti, di tagli sbiechi. Ci penso spesso ora che davanti ho il traguardo, non lo spauracchio della vecchiaia. Ci penso spesso quando torno a Gualtieri…..

Proprio “Ritorno a Gualtieri “ è il titolo della recente mostra che il comune ha dedicato ai 90 anni del grande sarto, prematuramente scomparso nel 1990, e che ci ha visto muovere i primi scatti di questo affascinante, quanto non facile, lavoro di gruppo.
Cercando Umberto, attraverso costumi, testimonianze di amici (come non citare Pier Gino Chittolini ), la famiglia Tirelli in particolare il nipote che ne porta il nome UMBERTO, abbiamo scoperto l’eterno della bellezza ,di abiti diventati ed eletti opere d’arte, di passione per il bello, per il dettaglio, per il tessuto in tutte le epoche dell’uomo. Ma l’uomo è effimero, si sa, la vita non è eterna e cosi, questi vestiti rimangono a ricordo di chi li ha creati ed immaginati, di chi li ha indossati rendendoli famosi, nomi altisonanti del cinema e della moda oggi scritti su una lapide, come quello di Umberto che sempre rimarrà nelle sue creazioni e nella meravigliosa sartoria Romana che oggi gestita da Dino Trappetti, è rimasta intatta, immutata nel tempo come il sarto la creò.
A Roma, nel suo ufficio, il nostro Tirelli è ancora presente, come lo è a Gualtieri, dentro l’ufficio nella cantina che ne porta il nome e ne conserva cose affettive, nessuno muore mai veramente fino a quando qualcuno si ricorderà che siamo esisti e per Umberto l’esistenza sarà ancora molto lunga.

Un doveroso e sentito ringraziamento a Nerella Righi e Giuseppe Catellani per l’assistenza continua al progetto.
A Marcello Stecco, assessore alla cultura del comune di Gualtieri per averci dato la fiducia necessaria ad esporre il progetto e farne un piccolo catalogo.
A tutti i soci di Bottega Photographica che hanno aderito con entusiasmo al progetto mostrandoci scatti eleganti e raffinati nel pieno spirito del lavoro.

Monica Benassi, Bottega Photographica