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HAZEL KINGSBURY STRAND
“LUZZARA – LA FAMIGLIA LUSETTI”
HAZEL KINGSBURY STRAND
Stati Uniti, 1907 – 1982
Quando nel 1951 sposa Paul Strand e si trasferisce con lui a Orgeval, in Francia, Hazel Kingsbury ha alle spalle una lunga esperienza di fotoreporter del periodo bellico e, successivamente, di assistente della celebre fotografa Louise Dahl-Wolfe.
Hazel è una figura fondamentale durante la realizzazione dei progetti fotografici del marito Paul Strand, che di lei scrive: «i nostri rapporti sul lavoro sono quelli di profonda sintonia e collaborazione che viene a una persona dal guardare con gli stessi occhi di un’altra – un guardare che include la critica come forma del più profondo interesse». Le foto scattate da Hazel a Luzzara in parte completano, in parte aggiungono uno sguardo inedito, spontaneo e affascinante, al progetto di Un Paese.
Luigi Ghirri ha paragonato le fotografie di Hazel Strand a delle sinopie, ossia ai disegni preparatori che la sapiente mano dell’artista traccia sul muro prima di affrescarlo. Gli stessi volti, resi iconici dalla macchina di Paul, nelle fotografie di Hazel ci parlano ancora, con una spontaneità che ancora oggi affascina e stupisce: «i piace l’idea di questo doppio sguardo, di questo metodo di Strand, che non si affida a un freddo cerimoniale professionale ormai dilagante, ma cerca assieme alla persona a cui è legato affettivamente la strada giusta per entrare nel centro di Luzzara; si può trovare in questo “sentire comune” il vero motivo dominante dell’opera», scrive Ghirri pensando al rapporto che lega indissolubilmente gli scatti di Paul ed Hazel Strand.
Con una 6x6 la moglie di Strand, fotografa il paese e la gente, inventa una trama nella quale le figure sono vive, agiscono, si muovono, sono vere, come l’ombrellaio accovacciato nella piazza. Strand, lui, è altra cosa, ed ecco la famiglia Lusetti composta davanti a casa, davvero un omaggio alla grande tradizione americana dell’immagine impegnata, nel segno dei romanzi di Faulkner e Dos Passos, una foto dove parla il dialogo degli sguardi