LUCIA CASTELLI Italiani d’Istria, Chi parti’ e chi rimase

L’esodo giuliano dalmata successivo alla cessione dell’Istria e altri territori italiani all’ex Jugoslavia, in seguito ai trattati stipulati nel secondo dopoguerra, è una pagina drammatica della recente storia italiana, che coinvolse anche Lucia Castelli e la sua famiglia.
Dopo una prima riflessione sul proprio passato compiuta nel 2013, concretizzata nella mostra "Villaggio San Marco", nome della struttura di Fossoli, in provincia di Modena, adibita a centro di raccolta dei profughi giuliani-dalmati all’interno della quale l’autrice trascorse la propria infanzia, Lucia Castelli ha portato avanti le proprie ricerche lavorando su un progetto più ambizioso.
Con il sostegno della Fondazione Campo Fossoli e la supervisione scientifica del Centro Etnografico del Comune di Ferrara, Lucia a partire dal 2014 ha raccolto le testimonianze orali e realizzato i ritratti fotografici di oltre 50 “italiani d’Istria” che oggi vivono in Italia tra Bologna, Firenze, Modena e Trieste, ma pure di alcuni che decisero di rimanere, faticosamente, nella terra d’origine.
Il risultato è lo spaccato di una comunità che venne dispersa, uomini e donne che, improvvisamente, si trovarono ad essere ospiti non graditi in una nazione straniera.

Lucia Castelli, nata a Carpi(MO) nel 1956, vive a Modena. Negli ultimi anni ha intrapreso un percorso mirato all’approfondimento della fotografia creativa costruita, partecipando ad esperienze laboratoriali che l’hanno portata ad esporre le proprie foto in prestigiose mostre collettive in Italia e in Francia. Con la personale Villaggio San Marco-Fossoli-Carpi (2013) ha avviato una ricerca, concretizzatasi con Italiani d’Istria - Chi partì e chi rimase, che la vede esplorare le proprie origini istriane adottando i criteri della ricerca etnografica.