CESARE AUGELLO - FREE IRAN
Biografia Cesare Augello
Cesare Augello, nato e cresciuto nella Milano degli anni ‘60, si occupa da più di trent’anni di grafica pubblicitaria, nel settore della prestampa per una agenzia di comunicazione.
La passione della fotografia, ereditata dal padre che gli ha anche insegnato il lavoro di grafico, però è sempre rimasta solo un hobby e inizialmente è coincisa con la passione dei viaggi.
Da qualche anno, oltre alla fotografia di viaggio si è avvicinato ad altri generi fotografici, street, paesaggi e fotografia sociale cercando di allargare la propria esperienza nei vari settori.
Ha seguito corsi/workshop con professionisti nel settore del ritratto, della moda e del reportage sociale, da ciascuno dei quali ha cercato di apprendere la tecnica ma soprattutto il modo di imparare ad osservare e trovare il momento giusto per lo scatto migliore.
Lo scorso anno ha partecipato al progetto di ricerca fotografico “Anima Insulae” tenuto a Capri e Procida dal 28 maggio al 3 giugno 2022, dal quale progetto si sono realizzate due mostre fotografiche, presso Villa Lysis di Capri ed il Museo Civico di Procida che le ha incluse nella sua collezione permanente.
Introduzione “Free Iran”
“Sono tornata in Iran per stare con il mio popolo, nel mio paese!
Sono stata arrestata durante una delle prime manifestazioni il 14 novembre...
...ho passato un mese in prigione, per spaventare la gente, hanno condannato a morte alcuni giovani innocenti…”
(Cit. giovane studentessa iraniana dalla Germania)
Questo è l’estratto della testimonianza di una giovane iraniana trasferitasi in Germania per studiare, rientrata poi in Iran dopo le vicende che hanno sconvolto l’intero paese.
Le foto di “Free Iran” scattate a Milano il 1° ottobre 2022, testimoniano come il clamore provocato dalla morte di Mahsa Amini avvenuta per mano della polizia morale il 22 settembre del 2022, ha scatenato manifestazioni e proteste in tutto il mondo.
Al grido di “Donna, Vita, Libertà” le giovani donne per la salvaguardia dei loro diritti e contro l’obbligo del velo continuano a riempire le piazze contro la politica repressiva della Repubblica dello Stato Islamico provocando un’ulteriore inasprimento della libertà personale dei singoli cittadini.